Col rito del faro e un progetto in India si prepara la festa in onore di S. Imerio

La parrocchia di Bosto, insieme all’associazione olivicoltori Olio di Lago di Sant’Imerio, propone due appuntamenti per sabato 5 febbraio. Alle 18.30 nella chiesa di San Michele sono previste la s. Messa e Benedizione con la Reliquia di S. Imerio.

Dalle 18, invece, sarà aperta la mostra di quadri realizzati da don Pietro Giola – storico parroco di Bosto – , il ricavato andrà ad una comunità di suore indiane del Kerala.

Un contributo andrà anche a don Bosco – sacerdote che ha potuto studiare nelle scuole in India, grazie al programma adozioni a distanza nato proprio a Bosto – per l’apertura del primo oratorio in India, nella regione dell’Andhra Pradesh, dove sono in atto le adozioni.

La mostra resterà aperta anche domenica 6 febbraio dalle 9.30 alle12.30 e dalle 14 alle 17.30.

Domenica 6 Febbraio, alle 9.25, la prima celebrazione del mattino sarà preceduta dalla Benedizione semplice dell’olio di S. Imerio in chiesa parrocchiale. Segue la Messa, accompagnata dal trio amico, con violino, violoncello ed organo.

Alle 10.30 nel parco di via Nifontano don Alberto Miggiano benedirà una targa a ricordo di Giulio Bianchin alla presenza del sindaco di Varese, Davide Galimberti.

La celebrazione delle 11.30 nella parrocchiale, preceduta dalla solenne benedizione dell’olio, inizierà con l’accensione da parte di monsignor Luigi Panighetti, parroco di Bosto e prevosto della città, del globo che simboleggia il martirio di s. Imerio.

La chiesa di S. Imerio rimarrà aperta per la preghiera personale al santo sabato 5 e domenica 6 febbraio fino alle 18. Sul sagrato domenica mattina si potranno ritirare le “bottiglie benefiche” realizzate grazie all’associazione olivicoltori Olio di Lago di Sant’Imerio realizzate soprattutto con olive locali.

IL MARTIRE “VARESINO”

Sant’Imerio “di Bosto” è ricordato assieme a San Gemolo il 4 febbraio. Vennero attaccati da briganti e uccisi intorno all’anno 1000 per difendere il vescovo che stavano accompagnando in pellegrinaggio a Roma. Gemolo morì vicino Ganna, dove venne eretta un’abbazia a lui dedicata. Imerio, invece, seppur ferito gravemente, riuscì a tornare a Bosto, vicino Varese, ma il giorno successivo fu trovato morto. Le sue reliquie sono conservate nella piccola chiesa che porta il suo nome.

(crediti Chiesadimilano.it)

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